camgirls e Milionarie in una notte

Frammenti dal Diario di una Stronza #4 – Soffocare

Il giovedì sera è stato ribattezzato “chinese food & evil plans”, un appuntamento fisso divenuto un vero e proprio rituale che consiste nel trovarsi a casa di Giorgia, ordinare cibo cinese a domicilio e passare la serata mangiando in pigiama davanti alla tv a commentare reality trash. Ma soprattutto a portare avanti la ricerca del nostro piano segreto per la felicità eterna: diventare schifosamente ricche in poco tempo e senza sforzi.

Sì perché se pensate che abbiamo intenzione di passare le nostre vite sgobbando otto ore al giorno per uno stipendio da fame, abbruttite dallo stress e dalla frustrazione come la maggior parte di voi, allora non avete capito niente.

Mentre Giorgia si sta cambiando io mi verso un’aspirina per il mal di testa. Questa settimana non sono riuscita a chiudere occhio, ho passato le notti rigirandomi sotto le coperte con le mani tra alle gambe tormentata da nuove fantasie inconfessabili. Immagini sadomaso trovate in rete si mischiavano alla bocca insanguinata di Giorgia il giorno del suo compleanno e alle sue gambe tremanti mentre si pisciava addosso dalla paura la sera dell’aggressione. Stanotte mi sono addormentata alle 6:00 dopo aver accumulato orgasmi su orgasmi fino a perderne il conto. Al mattino le mie dita era come se fossero state immerse nella colla, il pigiama completamente fradicio e il mio corpo sudato che puzzava di sesso, ascelle, umori, piedi e profumo della sera prima facendomi sentire appiccicosa come se avessi fatto il bagno nella gazzosa.

L’aspirina sta iniziando a fare effetto, Giorgia mi raggiunge in salotto trotterellando tutta contenta proprio mentre suona il campanello, è arrivata la cena.
Apriamo la porta a Jackie Chan, che in realtà si chiama Franco ma noi lo chiamiamo così per via della somiglianza con il suo più famoso connazionale. Lui sempre gentile e sorridente ci consegna i cartoncini fumanti, la salsa di soia e le bacchette.
Mentre pago non posso fare a meno di torturarlo un po’ e guardando Giorgia, gli sussurro all’orecchio – Ehi Jackie, lo sai che ieri mentre era ubriaca mi ha confessato che vorrebbe scoparti a sangue?
Lui arrossisce – No no, io non cledo, voi due semple schelzale.
Vado vicino a Giorgia e le metto un braccio intorno alla spalla – Però almeno dacci un parere, chi è la più bella secondo te?
Giorgia si divincola sfilandosi da sotto e puntualizza – No Jackie, non chi è la più bella, chi ti fa più sesso! – mostrando maliziosa il piercing sulla lingua.
E’ affascinante la dedizione dei cinesi per l’etichetta, come cerchino sempre di evitare qualsiasi cosa che potrebbe risultare sconveniente per qualcuno. Così Jackie Chan, sorridendo timidamente, si limita a rispondere – Tutte e due molto belle. Tutte e due.

Sedute in pigiama sul tappeto del salotto stiamo mangiando circondate da cartoncini sparsi ovunque mentre alla tv dei casi umani si stanno umiliando davanti alle telecamere nel disperato tentativo di diventare famosi. Giorgia ha preso ravioli al vapore, involtini primavera e pollo con bambù mentre io ho preso spaghetti di riso col curry e tre porzioni di gamberi sale e pepe.
Mi volto verso Giorgia masticando un gamberetto – Allora Sherlock, il piano di stasera?
Lei aspetta di finire un delicato lavoro di equilibrismo nel portare un raviolo alla bocca con le bacchette per rispondermi, con la bocca piena – Camgirl!
Mi fermo e la guardo di traverso. Una delle regole stabilite per diventare ricche era evitare qualsiasi forma di prostituzione.
Giorgia mi fa segno – aspetta – con la mano mentre manda giù il boccone, poi con lo sguardo attento e scandendo bene ogni parola – Una singola sessione al prezzo di dieci milioni di euro – allarga le braccia con un sorriso soddisfatto – Semplice e geniale.
Scoppio a ridere – Ma sei impazzita? E chi cazzo spende dieci milioni per una camgirl?
Giorgia fa segno sì sì col dito come si aspettasse questa risposta e mi spiega – Hai mai fatto caso a come le persone siano morbosamente attratte da tutto ciò che è irraggiungibile? Il consumismo ha ormai impresso nella testa della gente che il prezzo è simbolo di valore. Il vestito più costoso, lo champagne più costoso, l’auto più…
– Tu stai davvero parlando di consumismo? – la interrompo divertita. Lei prosegue
– …l’orologio più costoso, e così via. Il valore reale dell’oggetto non ha importanza, quello che costa di più fa più acquolina. Stessa cosa per le camgirl.
– Okkey… – rispondo lentamente guardandola dal basso mentre con la faccia nel cartoncino tiro su gli spaghetti – E quindi?
– Quindi tutto quello che dobbiamo fare è fissare un prezzo folle, inaudito, il più alto mai visto, e tutti i ricconi del mondo saranno lì a sbavare fantasticando su cosa possa offrire uno spettacolo da dieci milioni, ultra esclusivo, che solo loro, cioè lo 0,01% del pianeta, si può permettere. – beve un sorso di coca cola e prosegue
– E sai qual’è la cosa più divertente? Che anche se fossimo due cessi il piano probabilmente funzionerebbe lo stesso, sarebbero ancora più curiosi.
Mi guardo intorno pensosa mentre mastico un involtino che le ho rubato, c’è qualcosa di sensato nelle sue parole…
– Resta il fatto – obietto – che poi noi dobbiamo farlo questo show “incredibile”.

– Beh, ci vorrebbe qualcosa di strano, magari sul genere fetish, una cosa che non fa nessuno…
Poso il cartoncino vuoto e prendo da bere – Mi spiace deluderti ma temo che tutti i feticci, anche quelli più schifosi, siano già stati presi da un pezzo.
Giorgia abbassa lo sguardo sconfitta ma mentre sto per portare la bottiglia alla bocca vengo colta da un’illuminazione.
Mi volto verso di lei maliziosa
– Potrei… ucciderti in diretta.

Giorgia sbarra gli occhi e c’è un attimo di silenzio in cui rimane a fissarmi immobile. Ma non sta guardando me, è come se fosse altrove, attraversata chissà quali pensieri e di colpo l’atmosfera sembra farsi pesante.
Poi tutto torna normale
– Oh sì – mi risponde scherzosa – questo sarebbe decisamente interessante!
– Va beh – concludo gettando la spugna – Anche questa volta abbiamo fallito miseramente.

Dopo aver passato qualche minuto in silenzio, io guardando la tv, lei guardandosi i piedi assorta nei suoi pensieri, Giorgia si avvicina gattoni, si mette sopra le mie gambe, mi prende la mano e se la porta intorno al collo – Ma tu davvero saresti capace di farlo?
Completamente spiazzata, sento una scossa improvvisa lungo la schiena. Giorgia muove la mia mano intorno al suo collo provando prese differenti – Com’è che si… uccide una persona? – chiede mentre sembra una studentessa durante un esperimento scientifico.
– Credo che il punto sia questo… – le rispondo mentre sento salire una leggera eccitazione
– Prova a stringere.
Esito e la guardo negli occhi per cercare di capire le sue intenzioni. Il suo sguardo è lucido e sicuro, come se fosse tutto normale.
– Dai prova – ripete calma
Stringo un po’ e riesco a sentire i muscoli del suo esile collo pulsare al ritmo del suo cuore mentre il mio continua a battere sempre più forte. Sento la libido iniziare ad annebbiarmi la mente mentre il mio unico pensiero è quello di riuscire a tenere nascosta la mia eccitazione.
– Di più – insiste – Di più, così non fa niente.
Con uno scatto aumento la stretta e vedo Giorgia strabuzzare gli occhi mentre dalla bocca sento il suono gutturale del suo respiro improvvisamente strozzato dalla mia presa. Restiamo a guardarci per qualche interminabile secondo poi lei, come se si lasciasse abbandonare a qualcosa di dolce e mortale, china la testa all’indietro. I suoi occhi verdi socchiusi hanno uno sguardo dolorante e inebriato, la bocca un’espressione torbida come durante un’agonia o un rapporto sessuale. Sento la mia mano sempre più sudata mentre il respiro mi si fa pesante per l’eccitazione. Lei è seduta sopra la mia gamba e sembra muoversi con piccoli e quasi impercettibili movimenti del bacino avanti indietro che non capisco se spontanei o riflessi nervosi. Io ho il suo ginocchio tra le cosce, le stringo e subito vengo raggiunta da uno orgasmo che cerco di nascondere serrando le labbra e respirando col naso.
Giorgia con uno scatto afferra la mia mano e si libera dalla mia presa tossendo affannosamente, come riemersa da una lunga immersione. Poi si rialza e senza dire niente va a prendersi da bere mentre io resto sola in salotto, con lo sguardo nel vuoto e la mente ubriaca di mille pensieri.

A mezzanotte siamo già a nanna, lei in camera sua, io sul divano. Il resto della serata l’abbiamo passato quasi totalmente in silenzio, poi ad un certo punto lei si è alzata per andare a dormire – Io sono stanca, mi sa che vado a letto. Tu se vuoi guardare ancora un po’ di tv fai pure.

Sono preoccupata dall’idea di aver rotto qualcosa tra me e Giorgia, di averle mostrato qualcosa di me che non avrei dovuto, di averla spaventata. Tuttavia c’è qualcos’altro che mi riempie di calore, è un qualcosa di nuovo, grande e sconosciuto a cui non posso fare altro che abbandonarmi. E mentre mi addormento ripensando a quello che è successo mi sento bene come non mi sono mai sentita, e sorrido.

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