La scorsa seduta mi aveva chiesto di parlare della mia prima volta ma poi non c’era più tempo. Beh, è successo un pomeriggio in spiaggia, da ragazzina. Stanotte ci ho pensato su – non lo facevo da tempo – e mi è tornata in mente una cosa che avevo scritto quel giorno, alla sera, sul muretto del lungo mare. (altro…)
raccontierotici
“Una Gorgone sull’orlo di una crisi di nervi”

Citando contemporaneamente il mio film preferito di Almodovar e il mio pezzo preferito di Yuzna vi scrivo che il mio racconto breve Medusa (finalista al premio di scrittura Teatro Aurelio-qualcosa-nonmiricordo di Roma) è online qui su iamnakedontheinternet. La nuova copertina è un capolavoro di Franz Von Stuck (che in questo momento mi starà maledicendo dalla tomba) sfregiato deliberatamente dalla sottoscritta.
camgirls e Milionarie in una notte
Frammenti dal Diario di una Stronza #4 – Soffocare
Il giovedì sera è stato ribattezzato “chinese food & evil plans”, un appuntamento fisso divenuto un vero e proprio rituale che consiste nel trovarsi a casa di Giorgia, ordinare cibo cinese a domicilio e passare la serata mangiando in pigiama davanti alla tv a commentare reality trash. Ma soprattutto a portare avanti la ricerca del nostro piano segreto per la felicità eterna: diventare schifosamente ricche in poco tempo e senza sforzi.
Sì perché se pensate che abbiamo intenzione di passare le nostre vite sgobbando otto ore al giorno per uno stipendio da fame, abbruttite dallo stress e dalla frustrazione come la maggior parte di voi, allora non avete capito niente. (altro…)
C’era una volta una Stronza in Canadà #12 – Sogni
Prendo coscienza dopo un lungo sogno fatto di ricordi e immagini di una delle peggiori serate della mia vita.
Sono avvolta dall’oscurità.
Dove mi trovo?
Cerco di alzarmi, provo a muovermi ma il mio corpo non risponde. Più precisamente, il mio corpo non c’è più, è sparito. O forse c’è ancora, da qualche parte, ma non riesco a percepirlo.
Sono… morta?
Ma no Alex, non si muore per un taglietto del cazzo.
Capisco di essere in quella specie di dormiveglia in cui (altro…)
Medusa
– Sì?
– Ehm, buongiorno… sono Marco, posso entrare?
– Era ora. Sei il ragazzo del take away cinese, vero? Ho una fame…
– No, sono un cliente. La ragazza all’ingresso mi ha detto di salire al terzo piano e di bussare qui.
– Quale ragazza all’ingresso?
– Quella alta due metri, con le meches bionde.
– Ah, Ettore.
– Ettore?
– Il travestito più richiesto del quartiere, nonché cantante soul eccezionale. Si esibisce quasi tutte le sere (altro…)