Quanto calda può diventare una tenda in un pomeriggio d’agosto in Toscana?
– Voi siete matte a voler stare qui dentro… – ansimo facendomi aria con un volantino del posto.
Campeggio di Talamone, 14:20. Tre ragazze in costume che giocano a carte durante la loro prima vacanza da sole. Volti sudati, capelli bagnati, avanzi di sabbia nei piedi, lattine di birra e salsedine ovunque.
– Full house! – Giorgia butta giù due jack seguiti da un asso, un cinque e un tre di denari
– Quello non è un full… – le spiega Ramona per la quarta volta – …è una coppia di jack e basta.
– Ma come? – ribatte cocciuta – Le altre tre sono entrambe dello stesso segno!
Ramona si volta rassegnata (altro…)
bdsm
Una Dominatrix (in terzine)
dipinge lividi di estasi chimiche
guarda l’Abisso dall’alto dei tacchi
mentre discende le strade più ripide
scopa via le certezze di illuse e di santi
raggiunge orgasmi al suon di singhiozzi
di menti piegate di (altro…)
Caramelle #2: Limone
– Obbligo o verità?
Studenti di quarta liceo che esplorano penitenze e segreti negli ultimi posti del pullman, al ritorno dalla più pallosa delle gite a Venezia.
Il biondino ci pensa, si guarda un po’ intorno.
– O-bbli-go! O-bbli-go! – un coro batte le mani per spingerlo a osare.
Il biondino annuisce e il pubblico esulta.
– A chi toccano gli ordini? – chiede una voce – Ad Alessandra! – risponde qualcuno.
Il biondino rabbrividisce. Sorride ma le sue sopracciglia mi implorano “Ti prego, non fare la stronza”. Oh sicuro. Allungo un braccio e (altro…)
Maionese
– Ho voglia di ammazzare qualcuno.
Non ricordo a chi delle due sia venuto in mente, se a me o a Ramada, sta di fatto che dal momento che abbiamo ancora due giorni liberi prima di tornare a Trieste, stiamo passeggiando per le strade di Santa Margherita, in quel posto esclusivo per ricchi stronzi chiamato Liguria. Durante il pomeriggio siamo state a Portofino, abbiamo fatto una passeggiata sul molo e dopo aver trovato uno yacht incustodito, una scintillante imbarcazione dai vetri oscurati stile mission impossibile dal nome “Prestige”, ci è bastato guardaci un attimo per capire che dovevamo assolutamente provare ad imboscarci. Abbiamo scroccato champagne dal frigo, rubato vestiti di Prada e scopato sul letto ovale dalle lenzuola di seta mentre una famiglia brianzola con bambini nazisti ci guardava sorridente dalla foto sul comodino. Verso le 18:43 stiamo (altro…)
Dieci piccole schiavette
Ieri rivedevo 10 Piccoli Indiani, la pellicola in bianco e nero del 45.
Perdonami Agatha, ma non ho resistito:
Dieci piccole schiavette
per feticci a folleggiar
una se la fece sotto
nove solo ne restar
Nove piccole schiavette
nude a farsi sbeffeggiar (altro…)
Rehab in pillole #8: Ancora Ocasio
…e poi una volta arrivata a Trieste mi sono subito resa conto che – Sì dottore adesso poso il telefono. No non stavo messaggiando, stavo solo riguardando un video. Il confronto tra la Ocasio e Zuckerberg in parlamento, quello sulla questione Cambridge Analityca, se la ricorda? Lo scandalo dei dati degli utenti venduti ai movimenti di destra per propaganda elettorale. In pratica lei lo incalza chiedendogli come facesse a non sapere e lui farfuglia, temporeggia, non sa che rispondere. L’ha mai visto quel filmato? C’è su youtube. La cosa interessante (altro…)
Rehab in pillole #7: Demoni
Sì dottore il giorno in cui ho compiuto 18 anni me lo ricordo bene. Una sera di novembre, durante la quarta liceo, sto uscendo da un locale del centro di Trieste insieme al mio nuovo ragazzo. Si chiama David, ha la mia età ed è quel tipo un po’ bello un po’ strano un po’ femminile di cui ero solita invaghirmi in quegli anni. Abbiamo passato la serata a commentare le coppiette sfigate al bancone, a bere mojito e infilarci le mani nei vestiti di nascosto sotto il tavolino. I suoi sono via per il weekend e questo significa che ci aspetta un fine serata a casa sua a scopare in ogni stanza.
Al ritorno stiamo percorrendo una vicolo deserto quando mi chiede di fermarci un attimo al distributore per prendere i preservativi che li abbiamo finiti. Decido di accendermi una sigaretta e noto un gruppo (altro…)
Rehab in pillole #6: Cluedo
Questa mattina durante la visita dell’infermiera pensavo a Cluedo. Il gioco da tavolo, se lo ricorda dottore? Lo avevano regalato a Marga, la mia migliore amica delle elementari, quando vivevo a Buenos Aires, e ci andavo a giocare tutte le domeniche. Spegnevamo le luci, tiravamo le tende e accendevamo le candele per creare atmosfera. A volte si univa anche suo fratello Pablo, altre veniva Flaminia, una nostra compagna ricca, ma il più delle volte (altro…)
Alessandra tra le vipere -11- Discese ripide
– Signorine vi prego di consegnarmi i vostri telefoni. Li riavrete a serata conclusa. Vi ricordo inoltre che è severamente proibito uscire dal secondo piano, parlare con gli ospiti ed in generale qualsiasi tentativo di registrare immagini o video all’interno della sala.
All’interno di un elegante camerino dai soffitti affrescati un energumeno in giacca e cravatta ci sta perquisendo con cura per verificare che non abbiamo microfoni o microcamere addosso, sempre facendo attenzione a non sciupare i vestiti. La festa è appena iniziata e noi siamo di nuovo Dorothy e Jixa. Sulla porta il padrone del palazzo, un uomo sulla cinquantina con la faccia che pare di cera e i capelli color cenere, aspetta con le mani incrociate.
– Devo togliermi anche le mutande o basta così? – chiedo ironicamente ma l’uomo (altro…)
Alessandra tra le vipere -10- Limo
Non ero mai stata in una limousine. Non sono così spaziose come sembrano. Gli interni sono proprio come li vedi nei film ma c’è qualcosa che ti fa sentire su un altro piano rispetto al mondo che ti circonda. Guardo le luci sfocate di Milano attraverso i vetri bagnati ed come se il tempo qui dentro si fosse fermato. Abbiamo addosso due abiti da sera dal valore di un appartamento, due stravaganti cinture di castità ed è come se fossimo sospese in una specie di limbo, mentre corriamo verso la misteriosa serata che ci sta aspettando. Sposto la testa dal finestrino. Sul tavolino di fronte ci è stato lasciato un secchiello del ghiaccio con una bottiglia di champagne e due calici.
– A cosa brindiamo? – chiedo a Jillian mentre le verso da bere. (altro…)