life

Rehab – Confessioni di una sadica (sull’orlo dell’esaurimento nervoso) #14: Ahegao

Una delle grandi scemenze che sento spesso è quella del “la vita è ovunque”, oppure “tutto è vita” come canta qualcuno che andrebbe processato per oltraggio alla bellezza. No dottore. La vita, per come la intendo io, non è ovunque. La morte semmai, quella sì. La vedi negli occhi delle persone, la respiri nelle folle, l’avverti nelle parole e nei pensieri. La gente normale fa la coda in autostrada per andare ad annoiarsi a 500 chilometri da casa. Questa terapia dottore forse non è stata del tutto inutile. C’è una cosa che credo, anzi sono certa, di aver capito. Una cosa che già sapevo ma vederla finalmente cristallizzata mi ha aperto una porta verso un nuovo livello di consapevolezza. Di cosa sono fatte realmente le mie pulsioni? Di cosa (altro…)

Caramelle #8: Anice

– Mamma ci porti una coca e due sprite? E il gelato. E anche le pringles.
Casa di Ramona ad Alassio. Un venerdì di settembre. Ramona ci ha invitate da lei per una “cena + film”, anche se, in realtà, nel regno della nostra amica dalle purpuree treccine vige sempre una sorta di strana anarchia riguardo l’organizzazione dei pasti. Non esiste un momento ufficiale per il pranzo o la cena. Ognuno mangia cosa vuole dove vuole quando vuole. Per cui mentre suo padre stava al computer con una scodella di cereali, suo fratello si finiva il suo toast in veranda e sua madre si condiva dei tortellini da portarsi chissà dove. Alle undici e mezza la “Ramona family” si è ritirata di sopra, Sara ci ha abbandonate per un appuntamento e noi tre siamo rimaste sole a guardare Ragazze Interrotte in salotto. Dopo neanche mezz’ora dai titoli di testa Giorgia sta già ronfando sulla poltrona mentre io e Ramona, svaccate sul divano con una coperta floreale, seguiamo rapite l’attrazione morbosa tra una titubante wynona ryder e una spregiudicata angelina jolie. Nel buio della stanza (altro…)

Caramelle #7: Lampone

Passeggiando da sola, in un’afosa notte d’agosto durante la prima delle nostri estati ad Alassio, mi sto allontanando dalle mie amiche giù in spiaggia per un vicoletto che conduce fuori dal borgo. Giorgia voleva a tutti i costi restare a sentire un dj sfigatissimo, Ramona ci teneva a fare baldoria con lei perché aveva dormito tutto il pomeriggio e Sara aveva preferito restarsene in camera. Quindi, nonostante sia sabato sera e manchino pochi giorni alla fine delle vacanze, ho deciso di prendermi un cono alla crema e andare alla scoperta di stradine e quartieri nascosti.

Verso le 23:20, arrivata in fondo ad un vicolo cieco, mi sono fermata a togliermi un sassolino dai sandali quando sento qualcosa. Un sospiro, dei gemiti, un acuto stonato. Alzo la testa e li vedo, sopra di me, nudi sul balcone, al terzo piano di un (altro…)

Caramelle #6: Latte

– Ci pensate che oggi è l’ultimo giorno? – mi accendo una siga guardando il soffitto un po’ malinconica.
Sdraiate sul grande tappeto al centro della mansarda, intorno ad una montagna di birre calde prese al supermercato, stiamo facendo classifiche di film anni 80 perdendo del tempo che invece dovremmo occupare a studiare.
– No, e non ci voglio pensare. Grazie. – Sara liquida via la questione senza troppi sensi di colpa.
– Già – concorda Ramona – io penso solo che ieri sera stavo per farlo in spiaggia per la prima volta… Maledetti bagnini del cazzo.
A queste parole mi tiro su – Ragazze, ma voi l’avete mai fatto nel mare? Voglio dire, scopato in acqua.
– No, mai – ammette Ramona crucciata mentre (altro…)

Caramelle #5: Fragola

Dagli scogli sul molo sembra di guardare il paese da un altro universo. Alassio. Primi giorni di Luglio. Le sagome colorate dei turisti sulla passeggiata si fondono con le luci dei lampioni e delle insegne luminose. Il brusio distante del chiacchiericcio si mescola ovattato con la musichetta di una giostra per bambini. Giorgia mangia il suo cono arroccata sullo scoglio più alto. Sara più in basso, con i piedi nell’acqua. Io accanto a lei, a guardare per aria e Ramona a gattoni, a tastare le rocce cercando quella giusta su cui potersi sdraiare.
– Alex, lo sai oggi chi abbiamo incrociato io e Ramona nel borgo? – esordisce Giorgia leccando il gelato
– No. – già sicura che tanto non indovinerò mai
– Spara!
Ci penso un attimo – Il tuo ex. Quello che si faceva le seghe sui video con le vecchie.
– No no… – interviene Ramona mentre (altro…)

Caramelle #4: Miele

Quanto calda può diventare una tenda in un pomeriggio d’agosto in Toscana?
– Voi siete matte a voler stare qui dentro… – ansimo facendomi aria con un volantino del posto.
Campeggio di Talamone, 14:20. Tre ragazze in costume che giocano a carte durante la loro prima vacanza da sole. Volti sudati, capelli bagnati, avanzi di sabbia nei piedi, lattine di birra e salsedine ovunque.
– Full house! – Giorgia butta giù due jack seguiti da un asso, un cinque e un tre di denari
– Quello non è un full… – le spiega Ramona per la quarta volta – …è una coppia di jack e basta.
– Ma come? – ribatte cocciuta – Le altre tre sono entrambe dello stesso segno!
Ramona si volta rassegnata (altro…)

Maionese

– Ho voglia di ammazzare qualcuno.
Non ricordo a chi delle due sia venuto in mente, se a me o a Ramada, sta di fatto che dal momento che abbiamo ancora due giorni liberi prima di tornare a Trieste, stiamo passeggiando per le strade di Santa Margherita, in quel posto esclusivo per ricchi stronzi chiamato Liguria. Durante il pomeriggio siamo state a Portofino, abbiamo fatto una passeggiata sul molo e dopo aver trovato uno yacht incustodito, una scintillante imbarcazione dai vetri oscurati stile mission impossibile dal nome “Prestige”, ci è bastato guardaci un attimo per capire che dovevamo assolutamente provare ad imboscarci. Abbiamo scroccato champagne dal frigo, rubato vestiti di Prada e scopato sul letto ovale dalle lenzuola di seta mentre una famiglia brianzola con bambini nazisti ci guardava sorridente dalla foto sul comodino. Verso le 18:43 stiamo (altro…)

Rehab – Confessioni di una sadica (sull’orlo dell’esaurimento nervoso) #12: Bijou

Mi ricordo una volta in cui mi sono fatta un dito al cinema, durante un film. Era quello di larry clarke coi ragazzi stile generazione X che menano/scopano/sidrogano. Non ricordo quale di preciso, forse il terzo, sono tutti uguali. Ad ogni modo si trattava di una rassegna promossa da un qualche ente per la cultura, ero lì con alcuni compagni di classe e durante una scena in cui lo sbarbatello stronzo si sbatteva (altro…)

Rehab – Confessioni di una sadica (sull’orlo dell’esaurimento nervoso) #11: Coraline

Dottore io non lo so cosa sono i sogni. Questa mattina mi sono svegliata che ero totalmente confusa e con gli occhi pieni di lacrime. Stavo facendo un sogno di quelli lunghi, profondi e disordinati, dove parti di me si mescolano a parti sconosciute. Non ricordo l’inizio ma alla fine ero in un parco con Coraline. Un posto familiare ma estraneo nello stesso tempo e noi stavamo discutendo, litigando. Lei seduta su una panchina ed io in piedi a camminarle intorno. Era come se ci fossimo già lasciate ma in quel momento forse eravamo ancora insieme, uno dei nostri ultimi giorni. Ricordo che ero arrabbiata, la attaccavo, e lei per difendersi, per ribattere, mi rispondeva con qualcosa di giusto ma che non c’entrava assolutamente niente. E’ una cosa che faceva spesso e io non lo sopportavo. Oggi sui social lo fanno tutti. Il modo in cui discutono gli idioti. Mi vergogno molto ma (altro…)